Il 29 marzo 1996 don Verzé proclama l’apertura della Università Vita-Salute San Raffaele, con l’attivazione della facoltà di psicologia, alla quale segue, nel 1998, quella di medicina e chirurgia. Nel 2001 dalla trasformazione dei già esistenti “Diplomi universitari” nascono i corsi di laurea di primo livello in infermieristica e in fisioterapia. Nel 2002 prendono avvio la scuola post-universitaria San Raffaele e viene inaugurata la facoltà di filosofia.
Una convenzione con il Comune di Cesano Maderno consente di tenere le lezioni nel seicentesco Palazzo Arese Borromeo. Nel 2005 nascono i corsi di laurea in scienze della comunicazione, in igiene dentale e laurea specialistica in filosofia della mente, della persona, della città e della storia, nel 2009 la facoltà di filosofia è trasferita dal Palazzo Arese Borromeo di Cesano Maderno alla sede centrale di via Olgettina presso il Dibit2. Nel 2011 nasce il corso di laurea magistrale a ciclo unico in odontoiatria e protesi dentaria.
Nel 2011, di fronte all’avanzare della crisi dell’Ospedale San Raffaele (Fondazione Centro San Raffaele del Monte Tabor), il CdA dell’Università ottiene di cambiare il proprio statuto, per porsi sotto il completo controllo dell’Associazione Monte Tabor, emanazione diretta di don Verzé e dei suoi fedelissimi “Sigilli” Scelta questa che è stata criticata come mossa di “arrocco”, ma difesa dalla dirigenza in riferimento all’ottica con cui l’Università è stata fondata: quella di essere “uno strumento forte per la personalizzazione della dottrina del San Raffaele”, e per questo in mano a chi quella dottrina l’ha ispirata e diffusa.
Mentre nel 2012 l’Ospedale San Raffaele viene acquistato dal gruppo Rotelli a salvataggio dei debiti accumulati negli anni precedenti, l’Università Vita-Salute San Raffaele, legalmente separata dalla ex fondazione ospedaliera, rimane conseguentemente secondo statuto sotto il controllo dell’Associazione Monte Tabor, cui faceva capo don Verzé, e di cui sono tuttora membri i suoi seguaci, i “Sigilli” – in particolare, Raffaella Voltolini, presidente e direttore generale dell’Università, e Gianna Zoppei, presidente dell’Associazione Monte Tabor.
Il 14 dicembre 2012, però, Giuseppe Rotelli, insoddisfatto della dicotomia ospedale-università in seno al San Raffaele, e di fronte al rifiuto opposto dalla dirigenza dell’Università Vita-Salute alla sua richiesta di avere la maggioranza nel CdA universitario, annuncia che, alla scadenza della convenzione ospedale-università (febbraio 2014), verrà stretta una convenzione con un ateneo controllato direttamente dal suo gruppo, di nuova fondazione, denominato “Libera Università San Raffaele”: a scongiurare questa prospettiva, nel gennaio 2013, il consiglio di amministrazione dell’università avvia una trattativa con la dirigenza ospedaliera per il rinnovo della convenzione.
La proposta principale cui porta la trattativa è quella del ministro dell’Istruzione, Francesco Profumo, di offrire pari rappresentanza (quattro membri a testa in seno al CdA) all’Associazione Monte Tabor e all’ospedale San Raffaele. Questa proposta viene accettata in pieno dall’ospedale, mentre il CdA attuale dell’università il 14 febbraio 2013 la accoglie parzialmente, vedendo problematica l’integrazione del lodo ministeriale con i requisiti statutari di due membri nominati dal senato accademico. A questa accettazione parziale, rigettata dall’ospedale, segue una fase di stallo, in cui gli studenti dell’università manifestano occupando il rettorato e chiedendo con forza un accordo.
Il 12 marzo, l’amministrazione ospedaliera comunica l’intenzione di non rinnovare la convenzione con l’università: pone così il CdA universitario nella responsabilità di decidere se accettare la mediazione ministeriale, sostenendo la continuità nei rapporti con l’ospedale, o rifiutare, dando così probabilmente spazio all’apertura in seno al San Raffaele della libera università.
In seguito alla mediazione del nuovo ministro Carrozza si è raggiunto infine un accordo che prevede l’istituzione di un nuovo cda, composto da un pari numero di consiglieri nominati dalla fondazione Sigilli (ex Monte Tabor) e della dirigenza di OSR, con un presidente di garanzia concordato dalle due parti nella persona di Roberto Mazzotta. Nell’ottica del rinnovamento della dirigenza è stato eletto (e non nominato dalla Fondazione Sigilli, per la prima volta nella storia dell’Università) come magnifico rettore un rappresentante del corpo docente, nella persona di Alessandro Del Maschio.
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